Per mettere in pratica l'ordinanza sui test di ingresso, per chi arriva in Sardegna nella fascia bianca dal resto della penisola, divisa tra aeree rosse, gialle ed arancioni sono stati definiti gli aspetti logistici per eseguire il provvedimento di obbligatorietà dei Test per il Covid19.
Si attende, nelle prossime ore, la conferma della bozza del provvedimento del Governatore Christian Solinas, circolata in mattinata, che rende obbiligatorio il test per il COVID19 per chiunque arrivi nell'isola.
Le persone da gestire, se venisse confermato il piano di intervento, saranno un numero molto alto e tutti coloro che sbarcano da aerei e traghetti dovranno essere gestiti in maniera modulare.
Per i porti marittimi saranno momtate cinque tensostrutture pneumatiche a Cagliari e negli altri scali marittimi ad Olbia, Golfo Aranci, Santa Teresa Gallura per i collegamenti con la Corsica e Porto Torres sono presenti tende che saranno riadattate, unendovi dei gazebo in caso di necessità.
Negli aeroporti sardi saranno usati in maggioranza gli spazi interni agli scali, fa eccezione l'aeroporto di Cagliari dove verrà approntata una tensostruttura nel piazzale antistante lo scalo sardo. «Siamo pronti - dice il direttore generale della Protezione civile della Sardegna, Antonio Pasquale Belloi - Su una platea di 6500 volontari sparsi per tutta la Sardegna saranno circa un centinaio quelli che ruoteranno in porti e aeroporti: ci saranno quattro unità a supporto di ogni postazione, per regolare i distanziamenti e la logistica».
Nel giro di 24 ore tutti gli accordi tra i gestori di porti ed aeroporti ed Ares Ats sono stati definiti e confermati e metteranno a disposizione le le equipe sanitarie, le altre criticità saranno risolte nei prossimi due giorni ancora a disposizione per l'organizzazione.